preghiera a Maria Vergine

(testo scritto in occasione della messa del 4 febbraio 2013 celebrata in suffragio delle anime di giovani morti prematuramente)

O Vergine Maria!

tu, che hai sofferto per la morte di tuo figlio, allevia la nostra sofferenza di genitori addolorati per la perdita dei propri figli. Sostieni la nostra fede quando vacilla e non abbandonarci mai.
Se involontariamente, nei momenti di maggiore sconforto, offendiamo il Signore  ti chiediamo di comprendere e di perdonare le nostre mancanze ma non permetterci mai di pensare, neanche per un attimo, che i nostri figli siano soltanto ciò che giace dietro quella lastra di marmo dove portiamo fiori e accendiamo lumini.
Assolutamente NO, non è questa la verità, e lo sappiamo bene altrimenti non saremmo qui riuniti a pregare per loro.

Aiuta tutti noi, mamme e papà spezzati dal dolore, a convincerci che la loro anima  non è morta con il corpo e continua a vivere, sì, proprio così, continua a vivere,  e se non siamo in grado di vederli è perché vivono in un’altra dimensione, quella vera, quella dalla quale tutti proveniamo e alla quale tutti ritorneremo ma che, per il momento, non ci è dato conoscere. 
Se i nostri ragazzi potessero parlare ci  direbbero che ci sono, non solo a tavola nei giorni di festa ma ci sono sempre, anche quando crediamo di essere soli, anche ora, in questa chiesa, e tramite lla tua intercessione, o Maria, pregano con noi e per noi.
Ti rinnoviamo la richiesta, o Nostra Signora del Sacro Cuore, di non farci cadere nell’errore, troppo umano e troppo facile, di anteporre il corpo allo spirito. Aiutaci, invece, ad esaltare quest’ultimo.
Ciò che ci manda in confusione e ci allontana da Dio è il ragionare troppo sulle questioni di fede e tentare di ridurle a dimensione terrena, invece dovremmo avere piena fiducia nel Signore e accettare il Suo Credo. 
Quante sono le domande che ci facciamo pur sapendo che le risposte non possono arrivare?
Vorremmo sapere dove si trovano, vorremmo sapere qualcosa di più sul misterioso “al di là”. Vorremmo sapere se godono della Luce del Signore o vagano ancora nella nebbia, e ancora, e ancora … fino a quando la testa scoppia, scoppia, scoppia

Questo è proprio il momento in cui abbiamo maggior bisogno di te, o Maria!
Sostienici quando li cerchiamo nelle ombre e nei rumori delle nostre case, o nei loro oggetti personali custoditi gelosamente.
Quando vorremmo  riabbracciarli e ci accontentiamo di toccare i loro vestiti che sono ancora lì, nell’armadio, dove li hanno riposti prima di andare via e nei quali ci illudiamo di poter ritrovare il loro odore.
Insegnaci, Madre Santa, attraverso la preghiera, a cercarli nella loro dimensione spirituale.
Aiutaci, o Nostra Signora del Sacro Cuore, ad abbandonarci alla volontà di Dio e insegnaci a pregare, a pregare tanto e con il cuore perché la preghiera è l’unico cibo di cui ora i nostri giovani si nutrono e, qualora ne avessero bisogno, potrebbe aiutarli  a uscire dalla nebbia che impedisce loro di gioire della Luce del Signore.  
Con un atto di fede, noi genitori distrutti, smettiamo di piangere, lasciamoli  liberi di percorrere serenamente le vie del Cielo e con Sant’Agostino diciamo: ”Signore, non ti chiediamo perché ce li hai tolti ma ti ringraziamo per averceli dati”.       
Amen

marica riccardelli
via c. colombo 177
04026 m. di minturno (LT)

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